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Martedì 22 Aprile
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Terremoto Giappone, uno studio rivela possibilità di una nuova grande scossa

di

centro meteo italiano

Dopo il sisma del 2011, placche nipponiche in costante movimento

Il terremoto di 6.8 gradi Richter che ieri sera ha scosso il Giappone, ha fatto non poco preoccupare la popolazione; anche se il sisma non ha fatto danni per via di un’elevata resistenza antisismica degli edifici nel paese del Sol Levante, il terremoto è avvenuto però dopo appena due mesi dalla pubblicazione di uno studio che mette in guardia le autorità circa la possibilità di un nuovo grande sisma nel paese, della stessa entità di quello che l’11 marzo 2011 ha provocato uno tsunami letale per 18mila persone e che ha danneggiato la centrale nucleare di Fukushima. Secondo uno studio giapponese infatti, rivelato dalla tv di Stato NHK proprio in occasione del quarto anniversario dello tsunami, il sisma di 9.0 gradi Richter con epicentro nel mare ad est di Sendai, ha completamente rivoluzionato il movimento delle placche tettoniche attorno l’arcipelago. Il sisma del 2011, ha creato uno stress geologico che ha messo in subbuglio le placche nipponiche, le quali risultano adesso in costante movimento con tanta energia che via via si sta accumulando nel sottosuolo.

Nuovo studio preoccupante sulla sismicità in Giappone

Nuovo studio preoccupante sulla sismicità in Giappone

Non solo nel punto del sisma del 2011, ma anche nella parte interna dell’isola di Honshu ed a sud dell’isola di Hokkaido potrebbe aumentare nei prossimi mesi la possibilità di un nuovo grande sisma. L’allerta è presa in considerazione dalle autorità, la scossa di 6.8 gradi delle scorse ore non contribuirà certo a gettare acqua sul fioco.

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