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Sta creando allarme e preoccupazione sia in Grecia sia in Turchia lo sciame sismico che da giorni sta facendo tremare la regione dell’Egeo
Per i sismologi ormai ha assunto i contorni di un vero e proprio rompicapo la crisi sismica ancora in corso nel mar Egeo. La maggior parte degli esperti è concorde nel fatto che il vulcano non sia coinvolto in questo sciame sismico che ormai perdura da diversi giorni e che non accenna a placarsi. La crisi sismica non sarebbe correlata all’attività vulcanica del cratere sommerso di Nea Kameni ubicato nella caldera di Santorini, ma più passa il tempo e più cresce la preoccupazione.
I timori degli esperti
Non ha nascosto il suo disappunto per quanto sta accadendo il direttore dell’emittente statale Ert, Athaniosis Ganas, secondo il quale non sarebbe mai accaduto «nulla di simile prima in Grecia». Il vero spauracchio è rappresentato dal vulcano che già nel 1600 provocò diversi danni. La storia narra anche l’eruzione Minoica, che devastò l’intera isola e che rappresenta un precedente che inevitabilmente evoca tristi presagi. L’Isola di Santorini, che si trova nel Mar Egeo, si estende su una superficie di circa 79 km². Tra il 1627 a.C. e il 1600 a.C venne devastata letteralmente da una eruzione che fece collassare il cratere centrale modificando radicalmente l’aspetto di Santorini e la sua morfologia.
Dove si trova Santorini?
L’intera aerea dove si trova l’isola di Santorini è collocata nell’intersezione tra la placca afro-mediterranea a sud e la placca dell’Egeo a nord. Nel corso dei secoli sono risalite dal sottosuolo elevate porzioni di magma che hanno alimentato la camera magmatica causando eruzioni di tipo pliniane. Sono eruzioni assai rare ma quando si verificano sono in grado di stravolgere la morfologia dell’isola causando disastri di proporzioni apocalittiche. Le autorità locali hanno deciso di far evacuare la popolazione anche in considerazione di questi precedenti catastrofici. Addirittura nel 1646 a.C la storia narra che il magma sia entrato in contatto con l’acqua generando forti esplosioni che hanno spaccato l’isola in diversi punti in quella che è stata ritenuta una delle eruzioni tra le più potenti mai registrate nella storia dell’umanità.
Oltre ai terremoti anche l’incubo tsunami
Oltre ai terremoti, le eruzioni catastrofiche causarono anche tsunami che devastarono le coste di Creta (a Sud), le coste della Turchia e della Palestina (ad Est) e persino le coste orientali della Sicilia (a Ovest) con onde alte anche una ventina di metri. Il supervulcano Kolumbo è il più grande di 20 vulcani sottomarini che si estendono a nord-est da Santorini. Negli ultimi mesi del 2024 e all’inizio del 2025, l’attività sismica sull’isola è andata progressivamente aumentando raggiungendo vertici mai registrati prima soprattutto negli ultimi giorni. Le scosse sismiche sono state accompagnate anche da attività fumaroliche. Un evidente segnale che il vulcano potrebbe essere vicino ad un nuovo risveglio.
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