Terremoto oggi Umbria e Marche 1 Novembre 2016: ultima scossa M. 3,3 a Norcia. Il suolo si abbassa di 70 cm a Castelluccio. Sfollati anche in Abruzzo

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Terremoto oggi Umbria 1 Novembre 2016: Norcia vive la seconda nottata dopo il terremoto più violento dal 1980 di Magnitudo 6,5. Ci sono danni a Roma, Ascoli e anche in provincia di Teramo, in Abruzzo. Scosse continue ma di intensità minore.

Terremoto oggi Umbria 31 ottobre 2016: ultime news Norcia, altre scosse tra Lazio e Marche – Dati Ingv

Terremoto oggi Umbria e Marche 1 Novembre 2016: ultima scossa M. 3,3 a Norcia. Il suolo si abbassa di 70 cm a Castelluccio. Sfollati anche in Abruzzo – Ha inizio la seconda e lunga notte di Norcia, a seguito del violento terremoto di magnitudo 6.5 con epicentro 4 km poco a Nord del Paese. E' stato deciso di sistemare la popolazione in postazioni allestite velocemente, in attesa che di un trasferimento in luoghi più sicuri. Proprio nel pomeriggio il presidente del consiglio Matteo Renzi a seguito di una riunione straordinaria tenutasi a Palazzo Chigi, ha confermato l'installazione di container ma non prima di Natale.  Un foltissimo numero di sfollati  per il terremoto comprende le regioni di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo: quest'ultima è stata interessata direttamente nella Provincia di Teramo, dove sono 3.000 le persone costrette ad abbandonare le proprie case a seguito di evidenti danni strutturali registrati nell'area. Le prime stime totali parlano invece di 30.000 sfollati la propria abitazione dopo il terremoto, ma il dato potrebbe ulteriormente aumentare.  
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Gli effetti del sisma – Gli effetti del sisma possono essere considerati molto rilevanti alla luce delle numerose verifiche che vengono fatte anche a decine di chilometri rispetto all’epicentro del terremoto più forte di ieri mattina. Nella città di Roma, risultano lesionate la basilica di S. Paolo e altre chiese non lontane dai depositi alluvionali del fiume Tevere. Alcuni palazzi presentano delle piccole crepe. Il ponte Mazzini risulta danneggiato in alcuni punti e tutte le scuole di Roma sono state presidiate da controlli, ad uno dei quali ha partecipato anche la sindaca Virginia Raggi. I comuni di Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Preci sono dichiarati completamente inagibili e la popolazione è stata in gran parte spostata lungo le coste adriatiche, in particolare nel comune di San Benedetto del Tronto.

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L'abbassamento del suolo provocato dal violento terremoto – Secondo i primi rilievi effettuati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il suolo nell’area epicentrale si sarebbe abbassato di circa 60-70 centimetri. Sono questi infatti i primi dati satellitari giunti all’indomani del terremoto più forte in Italia mai registrato dal 1980, anno in cui si ebbe il tragico terremoto dell’Irpinia. Lo sprofondamento registrato per il terremoto di M. 6,5 si colloca in un’area quindi già colpita da fenomeni post-sismici come questo, così come avvenuto la sera del 26 ottobre e la notte del 24 agosto, date corrispondenti ai sismi di 6.0, 5.4 e 5.9.

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