Lo studio italiano
Studi e continue ricerche hanno trovato la famosa faglia che provocò in passato il devastante terremoto che colpì anche Roma, “spezzando” il Colosseo. A quanto pare, sembrerebbe proprio che il sistema di faglie del Monte Vettore che si è attivato in occasione del sisma del 2016 nel centro Italia è stato lo stesso responsabile del terremoto che nel V secolo danneggiò molti monumenti di epoca romana, compreso il Colosseo. Questo è indicato da uno studio del tutto italiano, pubblicato sulla rivista Tectonics. Secondo tale studio questa faglia è in grado di generare terremoti distruttivi a distanza di 1500/2000 anni uno dall’altro e se andiamo indietro nel passato vediamo che alcuni eventi catastrofici si sono avuti.
Ricerca guidata da Paolo Galli
La ricerca è stata guidata da Paolo Galli, sismologo del Dipartimento nazionale della Protezione civile e dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche ed è stata condotta con due Università, la Sapienza di Roma e Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara. Tale studio ha permesso di arrivare a capire in parte il comportamento di questa enorme faglia, in grado di generare terremoti intensi e spesso devastanti (Fonte: Repubblica).
Le parole dell’esperto
Tornando indietro con gli anni infatti è stato possibile trovare le cicatrici lasciate da questo devastante terremoto, sarebbero almeno sei i terremoti che hanno lasciato il segno. “Sapevamo in passato quella faglia aveva rilasciato forti terremoti, ma non era associata a terremoti avvenuti in tempi storici, cioè annotati nei registri o nelle fonti storiche”, ha detto all’ANSA Edoardo Peronace dell’Igag-Cnr.
Evento devastante nel 443 d.C
Un sisma particolarmente distruttivo è stato quello del 443 d.C., che ha lasciato il segno nei danni prodotti a chiese paleocristiane e a monumenti noti, primo fra tutti il Colosseo e ancora oggi questa faglia sarebbe in grado di provocare terremoti potenzialmente distruttivi, fortunatamente ad intervalli di tempo superiori ai 1000-1500 anni.
Conclusioni dello studio
Questo studio si è mostrato molto interessante e fondamentale per capire il comportamento di questa faglia. Inoltre, è’ un risultato che, secondo i ricercatori, indica che anche altre faglie silenti potrebbero essere una minaccia e che per questo motivo andrebbero studiate attentamente (Fonte: Ansa.it).
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.