
Terremoto Rovigo, ecco perché è stato avvertita a distanza. Il sismologo: “Si tratta di un’area…”
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 alle ore 15:45 di oggi, mercoledì 25 ottobre 2023 in Veneto, con epicentro a 1 km da Salara, in provincia di Rovigo, ad una profondità di 9 km. Nonostante l’intensità del sisma non sia stata così forte, ci si domanda come mai è stata avvertita in una così vasta zona, addirittura da Trieste a Bologna. A parlare di ciò, è Salvatore Stramondo, direttore della Sezione di Centro Nazionale Terremoti dell’INGV che per l’appunto ha spiegato il motivo a Fanpage.it,
Salvatore Stramondo sull’area vasta che ha interessato il terremoto localizzato in provincia di Rovigo
Il sismologo Stramondo ha spiegato perché il terremoto registrato oggi alle 15;45 in provincia di Rovigo, è stato avvertito anche e soprattutto in Emilia Romagna, tra Bologna, Ferrara e Modena, e fino a Trieste, oltre che nel resto del Veneto. “L’area in cui è stato registrato oggi il terremoto è molto vasta. Parliamo comunque di una magnitudo, quella di 4.2, medio-bassa, anche se la scossa è stata avvertita a distanza considerevole. Ma questo perché ci troviamo in Pianura Padana”. E ha aggiunto: “Si tratta di un’area molto vasta. I motivi dovranno essere ulteriormente verificati, ma credo che ciò risieda nel fatto che ci troviamo in Pianura Padana, caratterizzata da uno strato di sedimenti che possono aver prodotto un fenomeno di propagazione delle onde sismiche in una zona molto ampia. Parliamo però di risentimenti e non di effetti importanti sugli edifici o altro, si tratta di scuotimenti, del semplice lampadario che oscilla o altre situazioni simili, a Bologna o altre distanze superiori ai 50 chilometri dall’epicentro. E comunque questo è stato un terremoto di intensità medio-bassa, non parliamo di eventi estremamente energetici”.
La correlazione con il sisma del 2012
La zona in cui è avvenuto il terremoto di oggi è molto vicina all’area in cui nel 2012 si verificò una sequenza sismica dalle conseguenze molto più catastrofiche. A tal proposito, Salvatore Stramondo afferma: “Siamo in una zona a circa 20 chilometri circa a Nord della sequenza del 2012 che è iniziata il 20 maggio con una serie di scosse di magnitudo sopra 5, che sono continuate il 29 maggio con danni e anche con delle vittime. Quell’anno, durante quella sequenza, registrammo un migliaio di scosse sismiche. Credo che si tratti in questo caso di una struttura non legata a quella del 2012, ma siamo in Pianura Padana e abbiamo come in tutto l’Appennino una serie di faglie attive, alcune principali e altre secondarie, che certamente possono produrre eventi come quello delle 15.45″.
Non dimenticate di iscrivervi al nostro canale Youtube!
Seguite, come sempre, tutti i prossimi aggiornamenti sull’evoluzione della situazione meteo sull’Italia per le prossime ore e i prossimi giorni sia sul nostro sito che sul nostro canale Youtube, dove vi invitiamo ad iscrivervi.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.