Terremoto Santorini, dichiarato lo stato di emergenza. I tre possibili scenari per lo sciame sismico
di Marco Reda
Santorini in apprensione per le forti e numerose scosse di terremoto che stanno avvenendo in questi giorni: ecco la situazione e i possibili scenari secondo gli esperti
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La situazione sismica di Santorini sta preoccupando gli abitanti: ecco cosa succede nell'isola greca
L'isola di Santorini è stata colpita da una serie di scosse di terremoto, la più forte delle quali ha raggiunto magnitudo 5.2. Questi eventi hanno avuto origine tra le isole di Amorgos e Santorini, generando timori per possibili scosse più intense. Nelle ultime ore sono state registrate decine di repliche, con intensità variabile, che hanno spinto molte persone a lasciare l'isola. Si stima che circa 11mila residenti e turisti siano partiti dalla località greca principalmente tramite traghetto e aereo, e sebbene non siano stati segnalati danni gravi la preoccupazione resta comunque molto alta, soprattutto ad Amorgos dove la vicinanza all'epicentro ha reso le scosse particolarmente avvertibili. Gli esperti stanno monitorando la situazione ma intanto, come riportato da Euronews.com, è stato dichiarato lo stato di emergenza a Santorini. Ecco i possibili scenari descritti dagli esperti.
Dichiarato lo stato di emergenza a Santorini
A seguito della crescente attività sismica le autorità greche hanno deciso di dichiarare lo stato di emergenza su Santorini. Questa misura, attiva fino al 3 marzo, è stata adottata per affrontare le necessità urgenti e gestire i potenziali rischi. Il Governo ha predisposto piani di evacuazione e potenziato le comunicazioni di emergenza per garantire assistenza immediata alla popolazione. Le autorità rassicurano che i terremoti non sono legati all’attività vulcanica dell'isola ma derivano dal movimento della placca tettonica dellEgeo. Tuttavia alcuni esperti avvertono che, in rari casi, un’intensa attività sismica potrebbe innescare fenomeni vulcanici.
I possibili scenari futuri dell'attività sismica
Gli studiosi stanno valutando tre possibili scenari per i prossimi giorni. Il primo ipotizza che l’attuale sequenza sismica possa proseguire per settimane o mesi, mantenendo scosse di intensità simile, per poi ridursi gradualmente senza eventi distruttivi. Un’altra possibilità è che si verifichi un terremoto più forte, di magnitudo 5,5, in grado di rilasciare l’energia accumulata e stabilizzare la situazione senza gravi conseguenze. L’ultima ipotesi, meno probabile, prevede una scossa di magnitudo 6, che potrebbe provocare danni più significativi. Gli esperti sottolineano che, al momento, non ci sono segnali concreti di un aumento dell’attività vulcanica, ma la situazione resta sotto costante osservazione per garantire la sicurezza della popolazione.
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Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.
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