
Terremoto Centro Italia: prima delle scosse di Amatrice e Norcia gli esperti notarono dei mutamenti del territorio ed anche degli animali. Su questi segni premonitori lavorare per evitare catastrofi

Terremoto Centro Italia: prima delle scosse di Amatrice e Norcia gli esperti notarono dei mutamenti del territorio ed anche degli animali. Su questi segni premonitori lavorare per evitare catastrofi
Terremoto e segni premonitori, i sismologi: “Osservare il territorio per scovare mutamenti”
Le dichiarazioni che riporteremo per dovere di cronaca e completezza di informazione sono state fatte dalla Dottoressa Fedora Quattrocchi dell’Ingv in data 1/11/2016 e riguardano il terremoto che ha devastato e messo in ginocchio il Centro Italia solo pochi mesi fa. “Bisogna notare qualsiasi mutamento del territorio, qualsiasi cambiamento dell’ecosistema che ci circonda. Quelle potrebbero essere avvisaglie e sentori per qualche prossima scossa di terremoto“. E sull’Appenino che si insidia tra il Lazio e l’Abruzzo, è successo proprio questo. “Anche il comportamento degli animali che vivono in quel luogo è da monitorare – continua l’esperta.- I nostri amici a quattro zampe, spesso, riescono, tramite “sensori” ad avvertire variazioni di campo elettromagnetico, proprio quelle che caratterizzano un evento del genere”.
Ma quali sono stati i mutamenti del territorio che hanno fatto pensare la ricercatrice ad un imminente terremoto? «Da luglio campionavamo sorgenti e gas nei suoli per comprendere meglio faglie e fratture sui fianchi del Monte Vettore. Siamo andati in zona, abbiamo fatto una serie di controlli sulle sorgenti e abbiamo visto che ce ne erano alcune che hanno avuto delle anomalie. Nel frattempo, ho raccolto anche dati anche sul comportamento degli animali prima delle scosse della serie sismica in atto, che in letteratura è un altro precursore importante. E anche qui sono emerse cose interessanti».
C’è chi addirittura dopo aver letto queste dichiarazioni ha pensato alla magia nera e all’esoterismo. Per carità, nulla di tutto questo, come tende a ribadire a gran voce la rappresentante dell’Ingv. Si tratta solo di riflessioni scientifiche e di monitoraggio costante ed approfondito dell’ambiente che ci circonda. Solo, osservando più da vicino questi aspetti, potrebbe prevenire scosse di terremoto ed evitare così catastrofi naturali che lasciano ferite aperte e difficili da rimarginare.
A cura di Angelo Maria Castaldo