Vulcano, la Regione chiede lo stato di emergenza di rilievo nazionale
Non è ancora tornata alla normalità la situazione sull’isola Vulcano: da alcune settimane, infatti, è in corso un’emissione di gas vulcanici che sta richiedendo un impegno straordinario da parte delle autorità. È per questo motivo che, dopo aver dichiarato lo stato di crisi lo scorso 19 novembre, il governo regionale ha chiesto al governo centrale di istituire lo stato di emergenza di rilievo nazionale.
Le motivazioni della richiesta
La Regione Sicilia, come riporta Amnotizie.it, ha chiesto al Governo lo stato di emergenza di rilievo nazionale per un periodo di sei mesi con questa motivazione: “L’imprevedibilità dell’evoluzione dei fenomeni vulcanici in corso, in particolare l’attività di degassazione, impone notevoli impegni di risorse umane, strumentali ed economiche, sia per i contributi ai cittadini evacuati sia per il monitoraggio dei gas, che possono essere sostenuti solo a livello nazionale”.
La stima dei costi
Sull’isola Vulcano al momento il livello di allerta è di colore giallo: ai residenti è vietato dormire nelle case che ricadono nell’area del porto e in quelle adiacenti. È previsto anche il divieto di accesso all’isola ai non residenti ed è raccomandato l’utilizzo di misure di autoprotezione a causa dei livelli di gas presenti. La stima dei costi necessari a rendere efficienti le misure di sicurezza ammonta a 5 milioni: questa cifra comprende la sistemazione degli isolani evacuati, una capillare rete di monitoraggio, il potenziamento dello guardia medica, un presidio dei Vigili del fuoco ed il miglioramento delle elisuperfici, delle vie di fuga e degli approdi.
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Gruppo tecnico al lavoro
La situazione sull’isola è ancora instabile: è per questo motivo che l’amministrazione regionale ha chiesto di innalzare il livello dell’emergenza, affidando il coordinamento delle attività alla Protezione civile nazionale. Da due settimane, intanto, sull’isola è al lavoro il Gruppo tecnico per il monitoraggio dei gas vulcanici:
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.